Il messaggio del Ministro per il Giorno della Memoria

"27 gennaio del 1945 - 27 gennaio 2025. 80 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, 80 anni trascorsi dal giorno in cui è finito l’orrore dell’antisemitismo.
La storia, in quegli anni del Novecento, è intrisa di sangue e la Shoah ne è la parte più riprovevole e devastante.
Come ogni anno posto la foto di mia Zia Ada, sorella di nonno Enrico: una giovane ragazza arrestata ingiustamente mentre manifestava per la libertà, a Como, nei pressi della Ticosa, l’azienda per la quale lavorava. Erano i primi di marzo del 1944 quando insieme a molte altre persone fu deportata ad Auschwitz.
Solo in due di quel gruppo riuscirono a sopravvivere e a tornare a casa.
La zia Ada ha portato per tutta la vita i segni di quell’esperienza devastante, nel tatuaggio sul braccio, che gli era stato fatto per identificarla con un codice, negli occhi, nel cuore e nel fisico, una vita che dopo quel momento non è più stata la stessa.
Ecco perché la nostra memoria deve restare vivida, resistere al passare del tempo, per continuare a raccontare quella pagina buia della nostra storia. È fondamentale che nessuno dimentichi, perché non venga mai meno l’importanza della vita umana e non si dimentichi la facilità con la quale, in quel momento tragico della storia, è diventata la somma di codici insignificanti da eliminare".
Così il Ministro Locatelli in una nota.
foto di zia Ada