Associazioni ed enti legittimati ad agire in giudizio in difesa delle persone con disabilità vittime di discriminazioni
Il Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità ha pubblicato il decreto 16 marzo 2023 del Ministro per le disabilità di concerto con il Ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali concernente il riconoscimento delle associazioni ed enti legittimati a costituirsi in giudizio per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni (legge 1 marzo 2006, n. 67, art. 4).
Quali associazioni ed enti
Con il DPCM 2 dicembre 2020 sono stati definiti i requisiti per il riconoscimento dell'autorizzazione ad agire, da parte di associazioni ed enti, in nome e per conto dei soggetti che sono stati oggetto di discriminazione.
Di seguito, l'elenco aggiornato al 15 luglio 2025 con Decreto del Ministro per le disabilità del 12.05.2025, delle associazioni e degli enti legittimati ad agire in giudizio in difesa delle persone con disabilità vittime di discriminazioni:
- Allegato A del Decreto (riconoscimento delle associazioni)
- Allegato B del Decreto (conferma delle associazioni)
Come aderire (riservato ad enti e associazioni)
I requisiti per gli enti e le associazioni sono:
- essere costituito per atto pubblico o scrittura privata autenticata ed essere effettivamente operante da almeno tre anni.
- essere in possesso di un o statuto che sancisca un ordinamento a base democratica e che preveda come scopo esclusivo o preminente la promozione della parità di trattamento e della tutela dei diritti delle persone con disabilità, oppure il contrasto a fenomeni di discriminazione, senza fini di lucro.
- non aver riportato condanne, ancorché non definitive, o l'applicazione di pena concordata per delitti non colposi, salva riabilitazione, con riferimento al rappresentante legale.
- non essere stato dichiarato fallito o insolvente, salva riabilitazione, con riferimento al rappresentante legale.
- non rivestire la qualifica di imprenditore o di amministratore di imprese di produzione e servizi in qualsiasi forma costituite, per gli stessi settori in cui opera l'associazione o l'ente, con riferimento al rappresentante legale.
La domanda di riconoscimento va compilata sul modello Allegato A, e sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto proponente.
La domanda va quindi inviata all'indirizzo ufficio.disabilita@pec.governo.it entro il 31 dicembre di ogni anno.
Alla domanda va allegato:
- copia dell'atto costituivo e dello statuto o dell'accordo tra gli aderenti, formalizzato con scrittura privata autenticata.
- una relazione sull'attività svolta nell'ultimo triennio anche con riferimento alle risorse finanziarie impiegate e ui programmi che si intendono realizzare nell'anno successivo a quello di presentazione della domanda.
- copia degli ultimi due bilanci o degli ultimi due resoconti economici approvati.
- indicazione del numero degli iscritti, aggiornato alla data di presentazione della domanda, con l'indicazione delle quote versate direttamente all'associazione o all'ente per gli scopi statuari, e l'elenco nominativo di coloro che ricoprono le cariche associative.
- autodichiarazione del rappresentante legale sull'assenza di condanne, ancorché non definitive o di applicazione di pena concordata per delitti non colposi, salvo che sia intervenuta riabilitazione.
- autodichiarazione del legale rappresentante di non essere stato dichiarato fallito o insolvente, salvo che sia intervenuta riabilitazione.
- autodichiarazione del legale rappresentante di non rivestire la qualifica di imprenditore o di amministratore di imprese di produzione e servizi in qualsiasi forma costituite, per gli stessi settori in cui opera l'associazione o l'ente.
- copia del documento di identità del legale rappresentante.
L'esame delle domande è affidato all'Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, che procede con cadenza annuale all'istruttoria delle domande pervenute e alla redazione di un elenco delle associazioni e degli enti che sarà approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
Ogni due anni le associazioni e gli enti inclusi nell'elenco approvato chiedono la conferma del riconoscimento della legittimazione ad agire compilando l'Allegato B.